L'INCANTO DELLA SCRITTURA - Delfina Croce 1885

L'INCANTO DELLA SCRITTURA - Delfina Croce 1885

L'INCANTO DELLA SCRITTURA

 La penna di Pan - Le parole Magiche

Come non pubblicare questo articolo... chi mi segue sa che da tempo pubblico le pagine di un diario del 1886, Delfina Croce, maestrina della nostra valle che aveva deciso di trascrivere tutte le antiche usanze delle sue ave... Streghe? Masche si definivano, ma io aggiungo donne sagge!

Questo che vi presento oggi è un articolo che tratta di una curiosa penna, dalle Masche della zona veniva definita "LA PENNA DI PAN", così chiamata perchè costruita con il legno di Sambuco, notariamente un albero sacro alla Dea ma in particolare legato alla Luna e in alcune tradizioni chiamato l'albero della Resurrezione, questo dovuto al fatto che il Sambuco anche se tagliato si rigenera e torna a nuova vita.

Come al solito vi riporto parte delle pagine scritte dall'ormai amica Delfina.

"Di oggi e in giorno di Venere, riporto un'antica tradizione delle mie ave, rimembro ancora udendone quasi la voce affaticata dagli anni, le parole di mia nonna quando si accinse col spiegarmi i significati e la preparazione della penna di Pan.

Pan il signore che protegge i nostri raccolti e il nostro bestiame, corre nei boschi e nei prati suonando il suo strumento che soavemente fa aleggiare la dolce musica nell'aria , musica che vibra nei nostri cuori e nel cuore della Madre Natura.

Il Sambuco, pianta magica per eccellenza ci dona la Penna delle Parole!

Scelto il Sambuco e attesa una notte di luna nera, recati sul posto con l'anima pura come fosse in preghiera, preghiera alla luna e che malvagità in te non ve ne sia alcuna.

Preso da casa un nastro rosso, legalo sul ramo che taglierai ma bada bene che verde non sia o la sua anima ti porterà malia!

Prendi il coltello alzalo al cielo e con la lama taglia come saprebbe fare solo il gelo!

Ora hai il legno taglia la punta con molto impegno, punta a pennino che lo scritto dovrà esser fino!

Puliscila bene e senza distrarti poichè la penna ti insegnerà le arti!

Ora essa è pronta per esser seppellita, lasciala finche la luna non sia risalita! Ma avvolgila in un bianco panno così non gli sarà recato alcun danno!

A luna piena essa rinasce dalla terra ora esce, prendila e toglila dal panno bianco volgila alla luna che la benedirà senza incertezza alcuna!

Ecco la tua penna, tutto in silenzio devi fare poichè nessuno ti deve ascoltare."

Questo che avete letto è la traduzione fedele di quello che ha scritto la nostra cara Delfina, ma non è finita qui perchè da come si evince non sappiamo a cosa serve questa Penna di Pan, ma intanto l'abbiamo costruita.

Da quello che possiamo capire dallo scritto, il ramo non dev'essere assolutamente verde e cioè non vivo, dobbiamo prendere un ramo di quelli secchi, penso che le dimensioni possano essere più o meno come quelle delle matite normali, ricordatevi di fare bene la punta tipo quelle delle stilografiche.

Ora passiamo col spiegare a cosa serviva effettivamente questa penna, sembra che per usare determinati incantesimi le Streghe dovessero scrivere lo stesso su qualsiasi parte del corpo, in particolare se li scrivevano sulle braccia, questo però in luna crescente.

L'inchiostro usato però era una specie di inchiostro invisibile composto da acqua di fonte esposta alla luna crescente, succo di limone, succo di mela e un pizzico di cenere di erbe quali, Iperico, Salvia e Alloro chiaramente portata a ebollizione e poi filtrata con un panno di cotone bianco.

Il composto veniva mescolato e dopo aver ottenuto un composto semi denso gli si intingeva il pennino e ci si scriveva la parola sul corpo, ad esempio se una voleva ottenere il dono della veggenza scriveva la parola "donami veggenza", come ho scritto prima tutto questo in luna crescente.

Questa penna era anche usata per scrivere parole di protezione per la casa o incanti che servivano per sviare i nemici.

Il primo bastava che si scrivesse "proteggimi o proteggi la casa" sull'uscio della porta, per il secondo bastava scrivere delle parole su di una pietra presente sul sentiero che portava verso la casa, se non ve ne esistevano si poteva posizionarne una.

A diferenza dell'altro inchiostro, questo doveva essere composto solo da acqua, bollita con salvia, rosmarino, timo e assenzio, messa poi in un vasetto che veniva usato come calamaio.

Chiaramente gli usi possono essere molteplici proprio perchè è la penna che dona potere alle parole.

Spero che anche questa piccola pagina vi sia gradita, grazie di cuore a chi ha avuto la pazienza di leggere.

Marius

L'INCANTO DELLA SCRITTURA - La penna di Pan - Le parole Magiche

Come non pubblicare questo articolo... chi mi segue sa che da tempo pubblico le pagine di un diario del 1886, Delfina Croce, maestrina della nostra valle che aveva deciso di trascrivere tutte le antiche usanze delle sue ave... Streghe? Masche si definivano, ma io aggiungo donne sagge!

Questo che vi presento oggi è un articolo che tratta di una curiosa penna, dalle Masche della zona veniva definita "LA PENNA DI PAN", così chiamata perchè costruita con il legno di Sambuco, notariamente un albero sacro alla Dea ma in particolare legato alla Luna e in alcune tradizioni chiamato l'albero della Resurrezione, questo dovuto al fatto che il Sambuco anche se tagliato si rigenera e torna a nuova vita.

Come al solito vi riporto parte delle pagine scritte dall'ormai amica Delfina.

"Di oggi e in giorno di Venere, riporto un'antica tradizione delle mie ave, rimembro ancora udendone quasi la voce affaticata dagli anni, le parole di mia nonna quando si accinse col spiegarmi i significati e la preparazione della penna di Pan.

Pan il signore che protegge i nostri raccolti e il nostro bestiame, corre nei boschi e nei prati suonando il suo strumento che soavemente fa aleggiare la dolce musica nell'aria , musica che vibra nei nostri cuori e nel cuore della Madre Natura.

Il Sambuco, pianta magica per eccellenza ci dona la Penna delle Parole!

Scelto il Sambuco e attesa una notte di luna nera, recati sul posto con l'anima pura come fosse in preghiera, preghiera alla luna e che malvagità in te non ve ne sia alcuna.

Preso da casa un nastro rosso, legalo sul ramo che taglierai ma bada bene che verde non sia o la sua anima ti porterà malia!

Prendi il coltello alzalo al cielo e con la lama taglia come saprebbe fare solo il gelo!

Ora hai il legno taglia la punta con molto impegno, punta a pennino che lo scritto dovrà esser fino!

Puliscila bene e senza distrarti poichè la penna ti insegnerà le arti!

Ora essa è pronta per esser seppellita, lasciala finche la luna non sia risalita! Ma avvolgila in un bianco panno così non gli sarà recato alcun danno!

A luna piena essa rinasce dalla terra ora esce, prendila e toglila dal panno bianco volgila alla luna che la benedirà senza incertezza alcuna!

Ecco la tua penna, tutto in silenzio devi fare poichè nessuno ti deve ascoltare."

Questo che avete letto è la traduzione fedele di quello che ha scritto la nostra cara Delfina, ma non è finita qui perchè da come si evince non sappiamo a cosa serve questa Penna di Pan, ma intanto l'abbiamo costruita.

Da quello che possiamo capire dallo scritto, il ramo non dev'essere assolutamente verde e cioè non vivo, dobbiamo prendere un ramo di quelli secchi, penso che le dimensioni possano essere più o meno come quelle delle matite normali, ricordatevi di fare bene la punta tipo quelle delle stilografiche.

Ora passiamo col spiegare a cosa serviva effettivamente questa penna, sembra che per usare determinati incantesimi le Streghe dovessero scrivere lo stesso su qualsiasi parte del corpo, in particolare se li scrivevano sulle braccia, questo però in luna crescente.

L'inchiostro usato però era una specie di inchiostro invisibile composto da acqua di fonte esposta alla luna crescente, succo di limone, succo di mela e un pizzico di cenere di erbe quali, Iperico, Salvia e Alloro chiaramente portata a ebollizione e poi filtrata con un panno di cotone bianco.

Il composto veniva mescolato e dopo aver ottenuto un composto semi denso gli si intingeva il pennino e ci si scriveva la parola sul corpo, ad esempio se una voleva ottenere il dono della veggenza scriveva la parola "donami veggenza", come ho scritto prima tutto questo in luna crescente.

Questa penna era anche usata per scrivere parole di protezione per la casa o incanti che servivano per sviare i nemici.

Il primo bastava che si scrivesse "proteggimi o proteggi la casa" sull'uscio della porta, per il secondo bastava scrivere delle parole su di una pietra presente sul sentiero che portava verso la casa, se non ve ne esistevano si poteva posizionarne una.

A diferenza dell'altro inchiostro, questo doveva essere composto solo da acqua, bollita con salvia, rosmarino, timo e assenzio, messa poi in un vasetto che veniva usato come calamaio.

Chiaramente gli usi possono essere molteplici proprio perchè è la penna che dona potere alle parole.

Spero che anche questa piccola pagina vi sia gradita, grazie di cuore a chi ha avuto la pazienza di leggere.

Marius

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