LE PORTE DELL'ACQUA - RITO

LE PORTE D'ACQUA

specchio-d-acqua-copia-1.jpg

 

E proprio oggi mentre passeggiavo, arrivato alla vecchia palude il cielo si rifletteva nelle acque e con lui le Salicacee... ecco che scatto la foto e li mi viene in mente un antico rito proprio riguardante le porte d'acqua.

Questo rito risale al I° secolo, scritto trovato in una delle pergamene redatte dai monaci del tempo; non con poche difficoltà siamo riusciti a tradurle.

Pubblico fedelmente il rito (tradotto), per non perdere la magia di quello che segue.


Tradizioni pagane queste che descriviamo per portar alla luce gli antichi dogmi ancora presenti in questi luoghi.


L'acqua ferma è custode di antichi segreti secondo queste credenze, una di queste è chiamata

"LE PORTE D'ACQUA".


Sembra che con un antico rito alcune delle persone che venivano iniziate proprio con l'acqua come il Cristo venne battezzato, loro con un battesimo vengono consacrati all'acqua, questo serve a unirli a questo divino elemento.

Curioso il rito, utilizzato anche da veggenti di altre culture e di altre terre, trascrivo fedelmente ciò che ho appreso dal popolo locale.

Questo rito si svolge o in luna piena o in luna nera e a seconda delle loro feste cambiano il metodo, un unico modo e che può essere utilizzato in tutte e due le lunazioni.

L'acqua migliore è quella che si accumula dopo il disgelo, la motivazione e che essa ha tutti e quattro gli elementi al suo interno, l'acqua in logica, il fuoco per via del sole che è artefice dello scioglimento essendo fuoco divino, la terra che la contiene e l'aria che ha permesso il suo congelo.

Si può operare anche raccogliendo questa acqua in un catino che deve essere di legno, da esporre a una delle due lune e con una verga di Albero del miele (presumo acacia o biancospino), sembra sia legno magico ma deve essere tagliato da un albero giovane in luna crescente e adoperato solo per questo, mescolare dalla nascita del sole verso la sua scesa per tre volte, anche per i pagani il numero della trinità è importante.

La verga deve essere tenuta con la mano sinistra e nella mano destra bisogna tenere dodici sassolini bianchi da versare mentre di mescola  l'acqua, in un altro piccolo catino preparano del sale che viene inserito dopo che i tre giri vengono eseguiti.

Per ultimo una fiaccola intrisa di pece infuocata ma di piccola dimensione viene presa e fatta riflettere nell'acqua e vengono recitate cotali parole che trascrivo fedelmente:


GERTA ONIXITA

URDO AQUA COLTI MAREI

LUNX ET CORTALIS



Dopo aver pronunciate queste parole a noi sconosciute ma che hanno il sapore di una invocazione alle forze del divino elemento, prendono con la mano destra la fiaccola e con la mano sinistra la verga di albero del miele, con la stessa verga toccano l'acqua e ne osservavano i movimenti dopo aver posto delle domande, sembra che i movimenti davano queste risposte:


SE IL MOVIMENTO DELL'ACQUA ERA ONDULATORIO LA RISPOSTA ERA POSITIVA


SE IL MOVIMENTO DELL'ACQUA ERA A CERCHIO E' PERICOLO IN ARRIVO


SE IL MOVIMENTO DELL'ACQUA ERA AGITATO RISPOSTA NEGATIVA.



Queste definite porte di acqua della veggenza, dicono che il catino è solo per le questioni da risolvere ma vi è un altro rito eseguito solo da quelli che loro definiscono maestri degli incanti.


Tratta di divinazioni con l'acqua ferma delle paludi, con lo stesso metodo sopra indicato ma con la verga sostitutita da un bastone di Sambuco, l'oratore recita le stesse parole ma prima messi i segni degli elementi su di pietre e lanciati nelle quattro direzioni corrispondenti, entra a piedi nudi nelle acque, girando su se stesso e facendo sfiorare l'acqua con il bastone recita questo per tre volte:


GARTINTER BERADIME OX MUDE ET RINEDI


APERIXO USXHI TIREXO


IXO PEX IVORIO



A detta del popolo questi stregoni o streghe potevano passare delle porte o vedere ciò che sarebbe accaduto in futuro o rivedere fatti di tempi passati.


Alcuni dicono che esistono stregoni che con un metodo simile e versando l'acqua nella terra creano la nebbia, penso che questa acqua sia preparata prima con elementi a noi ancora sconosciuti e recitando parole a noi ancora ignote.


Eccovi riportato questo straordinario rito e questra straordinaria usanza, direi che il prossimo articolo parlerà proprio dei metodi per creare la nebbia.


Spero vi sia gradito


Marius

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Cantina del Rustico -  Ospitato da Overblog