L'INCANTO DELL'AGO DI LEGNO - Delfina Croce 1885

L'INCANTO DELL'AGO DI LEGNO - Delfina Croce 1885

L'incanto dell'Ago di Legno- Antiche tradizioni

Il diario di Delfina Croce, 1885

Riportare alla luce le pagine di questo diario è sempre un'emozione... tutte le volte mi sento proiettato in un viaggio nel tempo...

Delfina Croce, questa dolce maestrina delle nostre valli ha deciso di trascrivere nel lontano 1885 un diario in cui riporta tutte le tradizioni "magiche" che sua nonna e sua mamma le hanno tramandato.

Il Sambuco ritorna protagonista anche questa volta e non poteva mancare anche la Luna parte fondamentale di quasi tutti gli incanti trascritti su questo diario.

l'Ago è uno degli strumenti più antichi in assoluto, ne abbiamo testimonianza in quasi tutti i musei archeologici del mondo, questo piccolo ma utile attrezzo è stato protagonista anche di molte fiabe che quelli della mia età ricordano molto bene.

Dalla nonna, la mamma, il pescatore, il materassaio e così via, hanno adoperato questo attrezzo custodito come un oggetto prezioso e in effetti lo è per davvero.

Ma passiamo alla pagina di Delfina, le sue ave descrivono l'Ago come uno degli attrezzi magici per eccellenza... Come al solito però è decisamente meglio "ascoltare" direttamente Delfina.....

Valle di Susa lì 1886 del giorno di Venere nel mese d'ottobre

Di oggi rammento l'insegnamento di mia nonna sull'Ago, ella ne faceva un uso quotidiano per rammendare i pedalini di mio nonno che parea ci pranzasse.

Ma una cosa è di tradizione nelle nostre terre, l'Ago fatto di Legno di Sambuco.

Proprio l'Ago è di fondamento per cucire i punti di protezione, cuciti a croce e con filo rosso.

Preparar l'Ago e darle vita è cosa semplice e la Luna grande Maestra ne sarà testimone.

Nel giorno in cui seguirà la luna piena recati ai margini del bosco con una lama dal manico rosso e un filo dello stesso colore, scegli il Sambuco ma che non abbia ne frutti ne fiore.

Lega il nastro stretto al ramo e recidi con la lama tenendo il ramo stretto in una mano, mentre tagli di queste parole: " Sambuco albero della Luna prendo parte di te poichè serve a me, donami il tuo ramo e il tuo sacrificio non sarà invano!", taglia dunque taglia sicura ma lascia il nastro li che la ferita cura.

Prendi del miele che avrai portato da casa e mettilo sul taglio stringendo ancora il nastro come un bavaglio, stringilo bene e con cura e la ferita guarirà con premura.

Ora hai il legno gentile e sottile lavoralo bene con lo stesso coltello con cui lo hai reciso dagli forma di Ago con fare deciso, in un piccolo panno nero l'avvolgerai aspettando la Luna che a breve vedrai.

Aspetta la Luna che sale alta in cielo, aspetta che sia ampia e brillante per benedire l'Ago con queste parole fermando l'istante!

Tieni il panno aperto e mostra l'Ago alla Luna e recita le parole: " Ecco Luna, volgi il tuo sguardo all'Ago senza incertezza alcuna! Guardalo bene e bagnalo con la tua luce esso sarà forte e emanerà la tua luce! Fa che ogni suo punto sia forte scacciando ogni mala sorte! =

Poggialo a terra con tutta la stoffa, bagnalo con acqua e sale scacciando via ogni male!

Ecco ora l'Ago è pronto! Sui cuscini, sulle vesti, giacche e cappotti poni la croce di filo rosso , cucila bene con molta attenzione e donerai una grande protezione.

E questo è quanto, ma direi che è sufficiente, ci tengo comunque a darvi due spiegazioni.

A quanto sembra questo ago era molto delicato e quindi se usato direttamente sugli indumenti potrebbe spezzarsi, facendo delle ricerche ho appreso che in realtà la famosa croce di filo rosso non era cucita sugli indumenti ma su di un piccolo pezzo di Juta che poi a sua volta veniva cucito dentro le fodere dei cappotti o inserito in materassi (che allora erano di lana) o cuscini, camice e fazzoletti invece venivano ricamati direttamente.

 

Marius

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